Domenico Coppi fu uno dei primi fotografi professionisti stabilmente insediatisi a Prato agli inizi del Novecento.
Numerosi sono i ritratti di personalità ed esponenti della cultura, della vita economica e sociale cittadina eseguiti nel suo attrezzatissimo studio in pieno centro storico. Oltre ai ritratti in studio, tra i nuclei di maggior interesse si segnalano quello relativo a Villa Salviati a Firenze, oggi sede degli Archivi Storici dell’Unione Europea, risalenti ai primi anni del ‘900; una serie di immagini riferite alla partecipazione di aziende pratesi alla Prima Fiera internazionale di Tripoli del 1927; il servizio fotografico relativo al cosiddetto "Pellegrinaggio carsico" del maggio 1923 della delegazione pratese dell'Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra ai luoghi del primo conflitto mondiale. Studi sul fondo hanno consentito di attribuire la presumibile committenza a Coppi di una campagna fotografica su stabilimenti e reparti dell'industria tessile cittadina e ha permesso una interessante scoperta sull'immagine di un cofanetto in legno rivelatasi legata alla visita a Prato del 1912 di Sem Benelli.
Tecnicamente interessante il nucleo di stampe "artistiche" del Coppi realizzate con diversi procedimenti e tipi di carte.
Domenico Coppi ha avuto come allievi i futuri fotografi professionisti della città: Carlo Silli, Adolfo Massai e, in particolare, Alfredo Ranfagni giovanissimo allievo al quale la moglie lascerà alla morte quanto le era rimasto delle stampe e dell’archivio del fotografo, acquisito successivamente dall’Archivio Fotografico Toscano.
Il Fondo è interamente digitalizzato e catalogato.
Soggetto produttore
Domenico Coppi (Livorno 1869 - Prato 1939)
Estremi cronologici
1910 circa - 1930 circa
Consistenza
Il fondo è composto da circa 150 stampe sciolte, oltre 150 stampe contenute in un album sulla Prima guerra mondiale e oltre 280 lastre di vetro (negativi, positivi e stereoscopie).
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