Lo Studio Coppedè nacque a Firenze nel 1875 come laboratorio di intaglio e di mobili d’arte grazie a Mariano Coppedè (1839–1920), a cui si unirono, dal 1890, i figli Gino (1866–1927) ed Adolfo (1871–1951). Divenuto conosciuto e stimato, ottenne committenze di alto livello sia nazionale (come il Quartiere Coppedè a Roma) sia internazionale (fino a Città del Messico) per architetture e arredamento di interni. I 15 album, databili tra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento del secolo scorso, raccolgono immagini prodotte da fotografi di rilievo come Alinari, Brogi, Romualdo Moscioni, Alfred Noack raffiguranti opere d’arte, vedute e dettagli di architetture in prevalenza nazionali, a cui si aggiungono, in misura minore, altri soggetti vari.
Gli album avevano la funzione di repertorio visivo per le attività dello Studio Coppedè e furono sicuramente di ispirazione per quello che verrà definito proprio come “Stile Coppedè”, ovvero uno stile eclettico, contraddistinto da un manierismo fatto di motivi zoomorfi, ghirlande, stemmi e temi esotici.
Il Fondo è parzialmente digitalizzato e catalogato.
Soggetto produttore
Studio Coppedè
Estremi cronologici
1880 – 1930
Consistenza
Il fondo è composto da 15 album e circa 170 stampe sciolte per un totale di circa 2.450 immagini di varia dimensione.
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