Luciano Zuccaccia. Soča-Isonzo

 immagine mostra Luciano Zuccaccia. Soca Isonzo

Prato, Archivio Fotografico Toscano, viale della Repubblica 235
20 settembre - 17 ottobre 2003 

Il fiume collega, il fiume separa. In sé non ha confini, anzi il suo essere corso d’acqua è la negazione stessa dell’idea di confine e per questo può essere visto oggi come metafora assoluta del “naturale”: elemento che congiunge terre diverse e culture lontane, indifferente alle divisioni dei governi e dei poteri secondo i parametri della geopolitica. Ecco che riprendere fotograficamente un fiume può significare oggi – nell’era delle minacce all’ambiente – il modo più coerente ed immediato per radiografare lo stato di salute del paesaggio naturale nel suo complesso ed il grado di aggressione alla natura degli insediamenti industriali ed urbani, anche se evidentemente (e non è cosa di poco conto, purtroppo) gli alogenuri d’argento non sanno rendere visibili gli agenti inquinanti. Cosa che sembra riesca bene ai licheni. (Roberto Salbitani)

La mostra Soča-Isonzo è presentata da Roberto Salbitani fotografo, scrittore e insegnante di fotografia, da anni impegnato a condurre laboratori sul territorio in varie regioni italiane. 

Luciano Zuccaccia vive e lavora a Montefiascone (VT). Da sempre impegnato nella rappresentazione dei luoghi ha condotto diverse ricerche fotografiche.

 

Per approfondire: 

Quaderni di AFT serie 1, n. 19