Luoghi e persone in transito. Prato nelle fotografie di Renato Bencini 1955-1992

 immagine mostra 	Luoghi e persone in transito. Prato nelle fotografie di Renato Bencini 1955-1992

Prato, Cassero medievale, Viale Piave
13 settembre - 20 ottobre 2003  

“Ogni trasformazione implica una perdita, quindi dolore. È stato Baudelaire in versi famosi a dirci che la forma di una città muta più in fretta dei sensi e del cuore di chi la abita e la vede cambiare. La perdita e il dolore vengono allora per noi leniti soltanto dalla memoria” (Stefano Franceschini, dal catalogo Qui Allora pubblicato in occasione della mostra).

Si pone in questo solco la mostra che ha come soggetto la città di Prato vista attraverso lo sguardo di Renato Bencini, testimone del tessuto cittadino, degli eventi politici e delle attività culturali tra la seconda metà degli anni ‘50 fino ai primi anni ‘90 del Novecento.

Renato Bencini (San Casciano Val di Pesa, 1928 – Prato, 1993) comincia a fotografare subito dopo la guerra. Nel 1950 si trasferisce a Prato dove apre poco dopo lo studio in Via Manassei (poi ampliato su Corso Mazzoni). Per quarant’anni documenta con metodo e passione il costume, l’arte, la società, la politica, l’economia di Prato. Negli anni Settanta allarga il suo campo d’interesse aprendo la galleria Centro d’Arte di Prato- poi Centro d’Arte Bencini- che per un decennio ospiterà esposizioni, individuali e collettive di artisti italiani e stranieri e di giovani talenti locali. Con Armando Meoni, scrittore pratese, realizza due libri – Prato Viva e La mano di Prato – di cui cura la parte fotografica. 

 

Per approfondire:

Catalogo Qui allora. Prato nelle fotografie di Renato Bencini 1955-1992