Mauricio Lupini. La penultima versione della realtà. Natura e fotografia

 immagine mostra Mauricio Lupini. La penultima versione della realtà. Natura e fotografia

Prato, Archivio Fotografico Toscano, viale della Repubblica 235
9 dicembre 1999 - 13 gennaio 2000 

Il titolo della mostra, desunto da un racconto di J. L. Borges, contiene nella parola "penultima" la chiave di lettura del lavoro del venezuelano Mauricio Lupini. “Penultima” suggerisce un'altra possibilità, niente è definitivo: la ragione, per comprendere, categorizza, crea schemi, ma a ben vedere c'è sempre un altro modo di "inquadrare" la realtà, di leggerla. 

Le fotografie di Mauricio Lupini, qui organizzate come in un portfolio, perfino nella variazione dei formati, nei loro sorprendenti accostamenti vogliono rompere gli schemi, accompagnare il visitatore in mondi sommersi, celati, imbrigliati, ma possibili. Un semplice spostamento di ottica può svelare quei mondi mostrandone il fascino nella libertà compositiva, la profondità nell'articolarsi della riflessione suggerita dal gioco di specchi tra reale e immaginazione dove quest'ultima può avere una forza superiore all'apparenza. 

Mauricio Lupini nasce a Caracas nel 1963 dove, negli anni ottanta, consegue la laurea in architettura e nel 1988 si iscrive ad un corso di fotografia al CONAC (Consejo Nacional de la Cultura, Caracas). Nel 1990 si trasferisce a Roma per seguire un corso all’Istituto Europeo di Design.  In seguito decide di rimanere in Italia: vive e lavora a Milano non senza tornare sovente in Venezuela dove riceve riconoscimenti e premi. Le sue prime esposizioni risalgono al 1993.