Fondo Diego Spagnesi

Aggiornato il: 24/10/2022

immagine del Fondo Diego Spagnesi

Notizie storiche 

Diego Spagnesi (Prato, 1898 – 1970) fin da giovane si appassionò alla fotografia e l’ambiente familiare fu tra i suoi primi soggetti. Mostrò da subito una notevole capacità nelle riprese di paesaggi, di aspetti di vita domestica e di ambientazione documentaria, qualità che aveva sviluppato praticando la pittura, un’altra delle sue non poche passioni. 
Lavorò in banca tutta la vita, dove si era impiegato subito dopo aver preso parte al primo conflitto mondiale, ma da uomo estroso qual era, dimostrò la grande vitalità e la variegata molteplicità di interessi dedicandosi perfino alla produzione casalinga di caramelle, pasticche, profumi e cosmetici, adoperati nella -seppur limitata- attività di truccatore al teatro Metastasio.
In fotografia non poteva mancare l’aspetto della sperimentazione, cui si dedicò specialmente con i fotomontaggi, ma vi trasferì anche la predilezione per l’acquerello: sono infatti frequenti il ritocco, non meramente correttivo, e la colorazione a mano.
Nel 1936 fu uno dei fondatori dell’Associazione Fotografica Pratese, costituita da un gruppo di dilettanti fotografi attivi nella Prato degli anni Trenta del Novecento. 
Quelli tra il 1935 e il 1950 sono gli anni della sua maggiore produzione fotografica. Possedeva molte macchine fotografiche, tra cui una piccola Minox, ma la sua preferita era la Leika. Dopo la Seconda guerra mondiale, provò a sviluppare e stampare in casa; lo studio fotografico di Adolfo Massai (del quale l’Archivio conserva il Fondo Massai), rimase tuttavia il punto di riferimento dove incontrarsi con gli altri fotoamatori dell’Associazione, fra i quali Arturo Ristori, Ugo Sadun e Sergio Coppini, suoi migliori amici insieme a Nedo Ferroni. A sottolineare gli stretti rapporti che intercorrevano tra i membri dell’Associazione Fotografica Pratese e lo spirito di emulazione che li caratterizzava, si ricorda proprio un aneddoto che lo riguardava: fece tagliare un albero per rendere difficile l’identificazione del luogo scelto per riprendere un particolare paesaggistico e comunque per impedire a chiunque di riprodurre quello che aveva fotografato.
Spagnesi cominciò ad esporre nel 1936, con mostre a Montecatini, Livorno, Siena e Firenze. La sua foto più famosa, Ritorno, tra il 1936 e il 1947 fu premiata ed esposta nei saloni internazionali di ben 47 città di tutto il mondo.
Ormai avanti negli anni, diradò la produzione fotografica e si perfezionò in alcune tecniche di pittura, come l’olio o la sabbia, frequentando alcune scuole di Firenze, che rimase tra le mete preferite delle sue passeggiate, come documentano le numerose fotografie pervenuteci.
Depositato nel 2015, dal 2016 il Fondo Diego Spagnesi fa parte delle collezioni dell’Archivio Fotografico Toscano grazie alla donazione degli eredi.
Il fondo è parzialmente digitalizzato e catalogato.

Soggetto produttore  

Diego Spagnesi (Prato, 1898 – 1970) 

Estremi cronologici

1925 – 1960 ca.

Consistenza

274 positivi di vari formati in bianco e nero; ca. 1.000 negativi su pellicola piana o in rullo; 24 negativi su vetro; 1.320 diapositive; 42 pellicole cinematografiche sia acquistate sia amatoriali, in diversi formati tra cui  anche in formato Super 8 e Pathè Baby. Completano il fondo circa 100 pubblicazioni, tra le quali riviste e cataloghi di esposizioni, e una miscellanea di 62 pezzi tra cui timbri, appunti, diplomi, targhe, una serie di cartoline postali con immagini dei luoghi del fronte italiano e una Agenda Vademecum del Mutilato, del Combattente - Famiglie dei Caduti - Forze Armate dello Stato del 1927.

Forma di acquisizione

Donazione

Mostre

Mostra virtuale La Grande Guerra nell'Archivio Fotografico Toscano
Mostra Diego Spagnesi. Un dono all’Archivio Fotografico Toscano e alla città (2018-19) 
Foto di gruppo 1930 - 1950 (1983-84)

Bibliografia

Foto di gruppo 1930-1950

Per approfondire

Il fondo nel Catalogo on-line
Associazione Fotografica Pratese