Tranquillo Casiraghi. Un uomo coerente

A cura di Giovanna Chiti
 immagine mostra Casiraghi Tranquillo un uomo coerente

Prato, Antiche Stanze di Santa Caterina 
27 ottobre - 26 novembre 2007

Tranquillo Casiraghi è nato nel 1923 a Sesto San Giovanni in una "canuetta", una piccola casa vicino alla Torretta dove la famiglia, originaria di Missaglia, nella Brianza si era trasferita e viveva. La Torretta era un cascinale al confine ovest di Milano, già dimora di signori, con attorno le abitazioni dei contadini e degli artigiani dipendenti, ceduta nel 1903 alla Società Italiana Ernesto Breda che ne segnò il passaggio da un’economia agricola a industriale mentre i contadini divennero operai. Interrotti gli studi, all’età di 14 anni va a lavorare alla Breda. Li completerà più tardi da adulto, prendendo il diploma di scuola media e delle superiori.

Importante per la sua formazione culturale e politica si rivelerà La madre di Maksim Gorkij, un libro proibito che un compaesano aveva portato con sé di ritorno dal militare nel 1943. Durante la guerra di liberazione entra nella clandestinità mentre la sorella fa da staffetta e vivandiera per i partigiani sul lago di Como. Riparerà in Svizzera da dove rientrerà con uno degli ultimi treni nell’agosto del '45.
Nel 1951 sposa con rito civile, non senza scalpore, Ambrogina Basilico con la quale si trasferisce alla Torretta in una casa di due stanze che divide anche con la madre. Nel viaggio di nozze ha con sé la macchina fotografica che un amico gli ha prestato. Lavora alla Breda e nel 1961 entra alla SIC Edison (poi Montedison) con l’incarico che ricoprirà fino al 1983 di responsabile del laboratorio di analisi sulla resistenza dei materiali plastici.

Alla Torretta organizza spettacoli teatrali e varie attività; è tra i fondatori della Cooperativa per la costruzione a Sesto di nuove abitazioni; si prodiga per far conoscere la fotografia, organizzando per la Biblioteca Civica concorsi, mostre, dibattiti, conferenze e, nel 1959, il primo Convegno Nazionale di Fotografia con annessa rassegna fotografica. Dal 1962 al 1965 dà vita con Antonio Arcari e Cesare Colombo a Dibattito un inserto autonomo allegato a Photo Magazin.
La macchina fotografica fu per lui una compagna costante che lo accompagnava nel suo andare per il mondo, il fotografare un atto semplice e naturale, lo stampare una comunicazione serena su ciò che è il possibile. Tranquillo Casiraghi è morto a Milano nel 2005.

 

Per approfondire: 

Quaderni di AFT serie 2, n. 8