Prato, Archivio Fotografico Toscano, viale della Repubblica 235
7 - 28 aprile 2001
Il titolo è tratto da un vecchio detto anglosassone che l'autore ha modificato sostituendo al termine "heart" della versione originale la parola "house". Il risultato Home is where the house is è un gioco di parole, quasi una tautologia, incentrato sulla sottile differenza di significato tra "home" - generalmente utilizzato per indicare la propria casa e l'intimità della vita familiare - e "house" - di cui ci si serve anche per riferirsi a un generico edifico, a un albergo, un ristorante. Nelle fotografie, realizzate tra il 1997 e il 1998, il soggetto è la commistione fra dimensione pubblica e privata nell'esperienza contemporanea. In particolare, il progetto è incentrato sulla rappresentazione di luoghi pubblici adibiti alle funzioni del privato, ambienti in cui vengono ricostruiti il conforto della casa, l'atmosfera degli spazi intimi. Si tratta di sale da tè, locali notturni, ristoranti, cinema, teatri e, soprattutto, camere da letto, bagni e salotti ripresi dentro gli alberghi.
Osvaldo Sanviti (Pistoia 1964) ha studiato fotografia presso la Fondazione Studio Marangoni di Firenze. Attualmente collabora con alcune testate del gruppo Condé Nast. Ha vinto ex-equo le edizioni del 1995 e 1996 del premio Portfolio: immagini in movimento di Modena per la fotografia. Il suo lavoro è comparso in numerose mostre collettive, in Italia e all'estero.
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