In che modo la fotografia contemporanea rappresenta e definisce lo spazio sociale in un mondo in cui i confini tra la dimensione pubblica e la dimensione privata sono quasi del tutto venuti meno? Proprio partendo dalla commistione continua fra pubblico e privato, alcuni giovani fotografi italiani rappresentano luoghi e paesaggi come spazi "affettivi" ancora abitabili e riconoscibili, ambienti fatti di tracce di storie e di memorie di vite vissute.
Pier Francesco Gnot (Firenze, 1965) nella sua ricerca indaga spazi e luoghi connotati dalla dismissione o dall’abbandono e ne mette in risalto la stratificazione delle trasformazioni avvenute nel tempo.
Osvaldo Sanviti (Pistoia 1964) attraverso il suo lavoro esplora la commistione fra dimensione pubblica e privata nell'esperienza contemporanea.
Per approfondire:
Mostra Osvaldo Sanviti. Home is where the house is
Mostra Pier Francesco Gnot. Paesaggi possibili