Fondo Gaetano Ponte

Aggiornato il: 14/10/2022

immagine del Fondo Gaetano Ponte

Notizie storiche 

Gaetano Ponte rappresenta una figura di rilievo, non soltanto come scienziato, nella Catania degli anni fra la fine dell'Ottocento e i successivi anni Venti, ricchi di fermenti e aspettative per la modernizzazione della città e dell'intera Sicilia.
Nato a Palagonia il 21 giugno 1876 da Giovanni e Raffaella Casabene, segue studi naturalistici, laureandosi all'Università di Catania nel 1903. Diviene professore di vulcanologia presso la stessa Università nel 1919 e nel 1926 alla sua cattedra viene annesso l'Osservatorio etneo, realizzato nel 1879 dall'astronomo Pietro Tacchini e rimasto in stato di abbandono per lunghi anni. Nel 1933, grazie alla sua opera di sensibilizzazione e alla riconosciuta fama di scienziato, viene istituito presso l'Università di Catania l'Istituto Vulcanologico, prima e unica struttura europea finalizzata allo studio dei vulcani, del quale assume la direzione. Ne fanno parte Osservatorio etneo e Casa cantoniera, destinate a diventare, secondo il suo progetto, stazioni di rilevamento di alta quota.
Agli studi geofisici e vulcanologici, affianca interessi e attività diverse fra le quali spicca la passione per la fotografia, che sperimenta fin da giovane acquisendo notevoli capacità tecniche sostenute da una indubbia e raffinata sensibilità. Ne sono testimonianza sia le numerose immagini lasciateci dell'Etna e dello Stromboli, di rilevamento scientifico sistematico e di eruzioni, che il gran numero di immagini personali, dalle quali risulta più evidente la caratteristica del buon fotoamatore.
Le fotografie, realizzate o raccolte da Ponte, sono databili dagli anni Ottanta del 1800 alla metà del 1900 e possono essere suddivise in due sezioni: una scientifica, principalmente vulcanologica, e una personale, di carattere amatoriale. Fra i personaggi raffigurati, oltre ai familiari, vi si trovano il geologo e geografo Giuseppe De Lorenzo, il sismologo giapponese Mishio Ishimoto, il poeta Filippo Tommaso Marinetti con il quale Gaetano Ponte era in amicizia. 

Il fondo è pervenuto nelle collezioni dell'Archivio Fotografico Toscano grazie alla donazione di Nicoletta Leonardi che, a sua volta, lo aveva ricevuto in dono da Pina e Raffaele Calcaterra, i cugini presso i quali la moglie di Gaetano Ponte, Giuseppina Gulizia, visse gli ultimi anni. 
Viene reso pubblicamente disponibile grazie alla collaborazione fra l'Archivio Fotografico Toscano e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) - Sezione di Catania che ha previsto ordinamento, restauro conservativo e messa in sicurezza dei materiali, digitalizzazione, catalogazione.

Soggetto produttore

Gaetano Ponte (Palagonia, 1876 – Transacqua, 1955) 

Estremi cronologici

1880 circa - 1950 circa

Consistenza

Il fondo è composto da circa 820 negativi in bianco e nero, di cui oltre 530 su vetro, in prevalenza nei formati 9x12 e 13x18 e 8 lastre nel formato 30x40; circa 280 negativi su pellicola, in genere nei formati 6x6 e 6x9; circa 480 positivi, stampe in vari formati e cartoline, fotografiche e non, quasi tutti in bianco e nero, oltre 300 diapositive.
Ritagli di giornale, appunti e simili, conservati da Ponte o dai suoi familiari e attinenti la sua attività professionale, arricchiscono e completano il materiale fotografico.

Forma di acquisizione

Dono

Mostre

Etna 1928. La distruzione di Mascali (2018)

Bibliografia

Presentato in «AFT. Rivista di Storia e Fotografia», n. 17 (1993)

Progetti

Progetto di tutela e valorizzazione del fondo Gaetano Ponte

Per approfondire

Il fondo nel catalogo on-line